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AGGIORNAMENTO SUGLI AVVISI DI PAGAMENTO DEL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA VALDICHIANA ARETINA

Con sentenza n. 74/30/13 depositata il 17/06/2013 la Commissione Tributaria Regionale, confermando la decisione della Commissione Tributaria provinciale di Arezzo del 31 marzo 2011, ha stabilito che i contributi richiesti dal Consorzio di Bonifica della Valdichiana aretina non sono dovuti.

Ciò nonostante, con una protervia ed una arroganza burocratica che rasentano la violenza, dopo la sentenza sfavorevole il Consorzio ha ugualmente inondato i cittadini di una vera e propria piena di avvisi di pagamento per gli anni 2012 e 2013.

Non è necessario qui entrare nel merito della complicatissima vicenda burocratica che ha portato a questa decisione perché riteniamo che una volta tanto il diritto (accertato in una sentenza) coincide esattamente con la percezione e con il buon senso della gente che già da tempo ha capito che questi contributi non vanno pagati.

Intendiamo qui semplicemente unirci al coro dei cittadini e delle Associazioni che hanno richiesto la chiusura di questo Consorzio di bonifica e la rinuncia da parte di questo Ente a richiedere altri soldi oltre quelli già incassati. Soldi che ripetiamo, non sono dovuti per decisione della Magistratura Tributaria oltre che per volontà della stragrande maggioranza dei cittadini ai quali ripugna questo balzello.

Pertanto, quanti hanno già fatto ricorso e hanno ottenuto una sentenza favorevole, anche in secondo grado, hanno buon diritto di non pagare l’avviso contro il quale hanno fatto ricorso.

Ma poichè, riteniamo, che il Consorzio sta calpestando non solo la decisione della Magistratura tributaria ma anche i più elementari principi di giustizia sostanziale e di etica pubblica, anche TUTTI I CITTADINI che non hanno fatto ricorso e che in questi giorni stanno ricevendo dal Consorzio una nuova inondazione di avvisi di pagamento, HANNO PIENO DIRITTO DI NON PAGARE ALCUNCHÉ.

Al Consorzio di Bonifica della Valdichiana aretina chiediamo di congelare tutte le richieste di contributi onde evitare che, a causa della grave situazione economica che stiamo attraversando, anche un piccolo abuso burocratico venga percepito come la goccia che farà tracimare la rabbia dei cittadini. Altro che bonifica!

Per maggiori dettagli, si può leggere (qui sotto) la relazione presentata dalla Unione Nazionale Consumatori alla Sesta Commissione Finanze del Senato per chiedere al Parlamento l’abolizione dei contributi di bonifica.

AUDIZIONE SENATO 18 giugno 2013_stampa

 

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